I tuoi pensieri creano il tuo futuro!




Cari amici, sono Monica! Benvenuti nel mio Blog!

Vediamo in questo articolo come i nostri pensieri e le nostre emozioni sono così potenti da influenzare il nostro futuro, ma anche la società e il mondo che ci circonda!


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Nell’occultismo, le forme pensiero sono entità incorporee, create da una o più persone in grado di influenzare i nostri pensieri e atteggiamenti e i pensieri e i comportamenti altrui. Se viene creato attraverso gruppi di meditazione collettiva si chiama eggregora che è un termine che deriva dal greco antico e significa guardiano.  Se intendiamo l’eggregora come una forma pensiero collettiva è assimilabile al concetto di inconscio collettivo teorizzato da Carl Gustav Jung che è costituito da un immaginario comune a tutti gli esseri umani derivante dai loro antenati. L’archetipo è un’immagine universale primordiale che si integra con la coscienza ed è rielaborata continuamente dalle società umane. Queste immagini primordiali hanno un grande potere curativo per il cervello che le rielabora attraverso le fantasie, i pensieri e incidono sul nostro benessere mentale.

Le eggregore possono essere create anche inconsapevolmente da pensieri ossessivi, se si tratta di pensieri negativi possono diventare dei parassiti che succhiano energia vitale.


Le forme pensiero o eggregore sono, quindi dei pensieri direzionati in modo univoco. Potrei fare un paragone tra la luce del laser e la luce di una lampadina. La luce del laser è concentrata su un unico punto, quindi è più potente. La luce della lampadina è diffusa, quindi molto dispersiva.

L’eggregora ha un’energia più potente rispetto ai pensieri normali perché di solito, i pensieri normali sono legati a uno stato di coscienza più superficiale.

Quando i pensieri sono coesi sono pensieri energetici. I mantra si utilizzano anche se non si capiscono e sono efficaci grazie al potere della parola e vanno a generare nuove configurazioni di universo. Grazie al nostro pensiero possiamo creare nuovi mondi e nuove situazioni. I mantra li puoi personalizzare e crearli con parole tue!

Noi non pensiamo solo attraverso il dialogo interno, ma anche attraverso la parola espressa e con le immagini mentali.

L’intenzione ci guiderà verso nuovi universi, nell’ottica che siamo i creatori del nostro universo. 

Non sono però, sufficienti solo i pensieri per generare situazioni positive. Dei pensieri più positivi ci possono portare ad avere una visione più ottimista della vita. Una persona più ottimista riesce a superare più facilmente le delusioni, mentre una persona pessimista tende a mettere in atto dei meccanismi sabotanti.

Possiamo creare nuove possibilità nella nostra vita con la potenza dei pensieri. Il pensiero positivo per essere efficace deve essere espresso in stato ricettivo. Viviamo due tipi di stati ricettivi: Gli stati onirosimili e gli stati tensionali. Sono due stati di coscienza in cui i nostri pensieri acquisiscono più potenza. Lo stato onirosimile è quindi, uno stato di coscienza simile ai sogni, è uno stato di coscienza dove tutto è possibile, quindi se riusciamo a recitare un mantra, con parole positive senza negazioni, i nostri pensieri diventano più potenti. Gli stati ipnagogici naturali sono la fase dell’addormentamento e la fase del risveglio. In questi due stati di coscienza possiamo manifestare i nostri pensieri che avranno più forza.

Anche negli stati tensionali possiamo esprimere i nostri pensieri. Possono essere stati tensionali legati ad emozioni di piacere o di euforia perché rappresentano uno stato di coscienza molto profondo. L’orgasmo è il momento in cui lo stato di coscienza è molto profondo e  sprigiona un’energia particolare. L’orgasmo si chiama anche piccola morte perché si ha la visione della luce, come nella morte. Significa che la parte logico razionale è destrutturata, quindi non abbiamo più filtri e siamo in diretto contatto con la nostra parte emotiva.

Anche le eggregore negative sono fantasmi che creiamo noi. I nostri pensieri possono crearci anche situazioni negative. Vadim Zeland li chiamava pendoli. Secondo Vadim Zeland i pendoli sono strutture di informazione energetica che esistono a livello sottile e sono alimentati dall’energia umana, principalmente energia di conflitto ed emozioni negative. Una persona sotto l’influenza del pendolo perde la sua libertà perché deve vivere secondo le sue leggi. Spesso è preferibile diminuire l’importanza delle esperienze negative che ci sono accadute per togliere energia al pendolo. Secondo Zeland ogni pendolo è distruttivo per sua stessa natura perché sottrae energia alla persona cercando sempre di sottometterla ai suoi fini. Quindi, nella nostra vita quotidiana ricordiamoci che frequentare persone depresse, prima o poi, renderà depressi anche noi. Frequentare tossicodipendenti prima o poi, indurrà anche noi alla tossicodipendenza. A volte non è sempre possibile escludere dalla nostra vita le persona negative perché sono dei nostri parenti, amici o colleghi di lavoro, quindi dobbiamo imparare a creare degli schermi.

Possiamo creare degli schermi usando il pensiero, visualizzando che tutte le parole, i giudizi svalutanti pronunciati da una certa persona, ci rimbalzino e che tutta quella negatività gli torni indietro. Puoi immaginare di avere intorno a te una barriera di energia positiva che ti protegge. 

Le forme pensiero possono influire sulle altre persone solo se trovano nel ricevente un’energia vibratoria simile. Dei pensieri malvagi non possono trovare un varco per installarsi in una persona amorevole, pertanto verranno respinti e tornano indietro verso chi li ha generati. Un altro modo per potersi liberare delle forme pensiero ossessive e negative che ci tolgono energia, c’è sicuramente la meditazione volta a creare in noi il vuoto mentale. Il vuoto contiene un’energia potente e trasformativa e ci porta subito alla calma e alla pace.

Tutto teorico fino a questo momento? Hai mai sentito parlare dell’esperimento dei 4000? Parliamo di Maharishi Mahesh Yogi che è stato un guru e yogi indiano. Aveva anche una base scientifica, infatti era un fisico e ha rappresentato un’intera generazione. Ha diffuso la meditazione trascendentale. Ha misurato gli effetti della meditazione sulla società. 

Ci sentiamo spesso impotenti, vittime davanti agli accadimenti mondiali. L’esperimento più famoso condotto da Maharishi  nel 1993 a Washington DC, dove c’è un elevato tasso di criminalità. Maharishi voleva dimostrare che i pensieri e le emozioni che proviamo influenzano l’ambiente circostante a noi. Chiamò quindi, 4000 volontari di meditazione trascendentale che si sono recati a Washington DC per meditare per due mesi. Il capo della polizia dichiarò che per far diminuire i crimini dovevano cadere almeno 50 cm di neve, ma nel periodo estivo era altamente improbabile. Nonostante lo scetticismo, l’esperimento fu seguito ufficialmente anche dalle autorità. Bene, dopo due mesi i crimini a Washington DC erano diminuiti del 25%!

Quando abbiamo paura per la nostra sicurezza personale, invochiamo pene più severe e più controlli! Non servono! E’ sufficiente avere un gruppo di meditatori! Questo dipende dal fatto che siamo immersi in un campo di energia a cui possiamo connetterci con il nostro Io attraverso la meditazione.

Per creare cambiamenti nella società quanti meditatori servirebbero? Noi quando meditiamo stiamo aiutando anche gli altri! Quando meditiamo secondo la formula di Maharishi aiutiamo almeno 100 persone. Per aiutare l’Italia servirebbero 1000 meditatori. Per aiutare tutto il mondo almeno 8000 meditatori! Abbiamo quindi, come esseri umani un grande potere! 

In ogni momento in cui inizio a meditare entro in risonanza con gli altri e quindi, muoviamo un’energia illimitata!

I media controbilanciano questa energia mettendo paura nelle persone, ma è una battaglia persa in partenza!

Come si fa a meditare? Il suggerimento che vi posso dare, se volete iniziare è mettetevi in una posizione seduta (non serve per forza a gambe incrociate o posizioni strane) o sdraiati.
Si inizia con un respiro profondo. Si focalizza l’attenzione sulla respirazione:  sul respiro che entra con l’inspirazione e sul respiro che esce con l’espirazione. Tutto qui. I pensieri arrivano ma cercate di esserne distaccati. Si può dire che uno “entra in meditazione” dopo un po’ di tempo, dipende da persona a persona, c’è chi dopo 5 minuti si ritrova in uno stato “benefico” e chi invece dopo 1 ora, l’esperienza è soggettiva. In realtà, la meditazione è tutto, è vivere nel presente, non è qualcosa di distaccato o diverso dal vivere quotidiano.  Si può restare focalizzati sulle nostre attività quotidiane e cercare di mantenere uno stato di presenza interiore. Per focalizzare l’attenzione sul respiro ci sono tanti esercizi, tipo contare le inspirazioni. Comunque, se uno ha molta energia inutilizzata nel corpo, è consigliabile praticare qualche attività fisica prima di iniziare la pratica. 


Spero di esservi stata d’aiuto.


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